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Le tendenze del settore degli imballaggi industriali per il 2024: tra sfide e nuove opportunità.

Sostenibilità, innovazione e riuso: le sfide del settore imballaggi per i prossimi anni.

Il 2024 si prospetta un anno di grandi sfide e opportunità per il settore imballaggi industriali. Da un lato, la sempre più crescente attenzione sociale alla sostenibilità ambientale e gli investimenti comunitari spingono verso soluzioni innovative, che riducano l’impatto ecologico delle confezioni di imballaggi per alimenti e non sull’ambiente. Dall’altro, l’evoluzione delle esigenze dei consumatori richiede packaging sempre più personalizzati, interattivi e informativi. Infine, le novità sulle politiche di sostenibilità ambientale promosse dalla Comunità Europea ci raccontano un settore pronto nei prossimi anni, ma già a partire dal 2024 a un importante cambiamento negli asset strategici e nel business.

Vediamo insieme meglio di cosa parliamo, in particolare per le aziende italiane del settore imballaggi.

 

Sostenibilità: una priorità per le PMI italiane

Le piccole e medie imprese italiane del settore imballaggi sono chiamate a rispondere a queste sfide con prontezza e innovazione. La sostenibilità rappresenta una priorità non più procrastinabile. I consumatori, infatti, sono sempre più consapevoli e premiano attraverso le loro scelte aziende che adottano imballaggi eco-compatibili, riciclabili, compostabili e biodegradabili. Anche la tecnologia gioca un ruolo chiave. Qr Code e NFC sono sempre più presenti sugli imballaggi dei nostri prodotti per aiutarci a capire cosa stiamo acquistando e come è prodotto ciò che mangiamo o utilizziamo. Infatti, la richiesta dei consumatori vira sempre di più verso la consapevolezza nell’uso di prodotti certificati e a impatto zero sull’ambiente, o comunque non inquinanti.

 

Ridurre gli imballaggi di plastica, riciclare e innovare: le leve per un packaging sempre più sostenibile.

Ridurre l’uso della plastica, impiegare materiali riciclati e compostabili e abbracciare l’economia circolare: sono le leve principali su cui si sta costruendo il packaging del futuro.

In che modo le aziende possono adottare questo cambiamento nella produzione industriale? Vediamo insieme qualche consiglio. 

Per farlo le PMI possono:

  • Investire in materiali alternativi alla plastica, come vetro, alluminio, cartone o bioplastiche; 
  • Riciclare gli imballaggi: il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi industriali e i rifiuti da imballaggio (PPWR) che entrerà in vigore nel 2024, fisserà obiettivi a lungo termine per la riciclabilità e, soprattutto, il riuso di quanto generato; 
  • Progettare imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili: l’economia circolare richiede modelli di consumo più sostenibili di quelli attuali; 
  • Sfruttare le tecnologie innovative: l’intelligenza artificiale e la blockchain possono aiutare a tracciare la filiera dei materiali per imballaggi e a ottimizzare i processi di riciclo. 

 

Personalizzazione e interazione: la user experience al centro del nuovo packaging.

Oltre alla sostenibilità, la user experience (UX) e la personalizzazione degli imballaggi assumono un ruolo chiave nel packaging del futuro. Le confezioni devono essere facili da usare, accattivanti e in grado di creare un’esperienza di consumo coinvolgente per il cliente. Quest’ultimo, infatti, non chiede più solo un prodotto ben confezionato ed esteticamente attrattivo nel visual, ma cerca informazioni sulla filiera del prodotto da cui l’imballaggio è nato. 

Per cogliere queste opportunità le aziende possono adottare:

  • Packaging interattivo: QR code, NFC, realtà aumentata e realtà virtuale arricchiscono l’esperienza del consumatore con informazioni aggiuntive, promozioni o contenuti interattivi;
  • Personalizzazione di massa: le tecnologie di stampa digitale permettono di creare packaging personalizzati per segmenti di clientela specifici o addirittura per singoli consumatori. 

 

Le nuove regole dell’UE per il settore imballaggi protettivi: prospettive e sfide all’orizzonte.

Proprio in questi giorni, Il Consiglio Ue e il Parlamento europeo hanno trovato un accordo provvisorio per ridurre i rifiuti degli imballaggi industriali e renderli più sostenibili. 

Cosa prevede il regolamento:

  • Riduzione dei rifiuti da imballaggi: – 5% entro il 2030, – 10% entro il 2035 e – 15% entro il 2040; 
  • Divieto di alcuni formati di imballaggi alimentari in plastica monouso dal 2030: imballaggi per frutta e verdura fresca, per alimenti e bevande da bar e ristoranti, porzioni individuali e prodotti in miniatura per i prodotti da toilette negli alberghi; 
  • Obiettivo di riuso degli imballaggi per bevande: + 10% entro il 2030.

Ad oggi, queste proposte sono oggetto di un dibattito politico tra gli stati membri dell’UE. Anche l’Italia ha preso posizione in merito difendendo quanto fatto dalle aziende italiane sino ad ora in materia di riciclo degli imballaggi. La strada però è ancora molto lunga. 

Il 2024 sarà un anno di grande fermento per il settore imballaggi industriali. Le PMI italiane che saranno chiamate a cogliere le sfide e le opportunità legate alla sostenibilità, all’innovazione e alla user experience, in un mercato in continua evoluzione. 

Imballaggi Zamad è pronta a cogliere la prossima sfida.